La festa di Halloween e le sue origini celtiche, romane e cristiane

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La festa di Halloween comunemente celebrata il 31 ottobre in Inghilterra,  negli Stati Uniti e in molti Paesi del mondo,  è ormai divenuta molto popolare anche in Italia con il celebre rito del “dolcetto o scherzetto” ( “trick or treat”). La notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre gruppetti di  bambini mascherati, spesso accompagnati dagli adulti, passano di abitazione in abitazione a chiedere dolcetti e caramelle. Questo aspetto assolutamente goliardico è trasformato spesso in organizzazione di eventi e feste a tema, per adulti e bambini che programmano serate eccezionali per il cosiddetto “Ponte di Ognissanti” (anche detto “ponte dei morti”).

 

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Ma da dove ha origine questa tradizione?  Halloween nasce in Irlanda tra le popolazioni celtiche. In origine, infatti, era il Samhain, conosciuto come Capodanno Celtico, festa pagana per celebrare la fine dei raccolti e l’inizio della stagione fredda risalente al VI secolo a.C. Questo era considerato un tempo liminale, in cui il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti poteva essere oltrepassato facilmente. La leggenda narra, infatti, che durante queste feste, gli spiriti dei morti si aggirassero per le campagne irlandesi in compagnia di streghe e fantasmi. Samhain univa dunque la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno. 

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Anche se i Celti arrivarono cronologicamente dopo il popolo Romano, le affinità tra i loro rituali emersero  tardi. I Romani riconobbero nelle liturgie dei Celti una certa affinità con le celebrazioni dei Lemuria e i Parentalia. Queste ultime erano rituali popolari in cui gli spiriti dei morti venivano placati, esorcizzati.  

Successivamente, nel 609, papa Bonifacio IV istituì la festa di Ognissanti, celebrati a maggio durante i festeggiamenti dei Lemuria romani, ma nel V secolo papa Gregorio III la spostò al 1°novembre, così da contrapposta al Samhain celtico. Si tratta di una tattica ricorrente della tradizione cristiana: festa pagana ricoperta con una nuova festa riconsacrata alla religione cristiana. Tuttavia, con la Riforma luterana la festa voluta dal papa smise di esser celebrata nei territori protestanti.  Tolto il velo cristiano, la festa tornò pagana e laica arrivando fino all’Halloween che conosciamo oggi, con le sue usanze grottesche e simboli macabri.  

 

In sintesi, ciò che festeggiamo oggi il 31 di ottobre è un mix di tradizioni: celtiche, romane e cristiane. Il nome Halloween deriva da una contrazione scozzese settecentesca dell’inglese Allhallow’s-even che significa Vigilia di Ognissanti, dove Hallow è una parola arcaica che significa Santo.  

 

Nonostante oggi Halloween sia comunque una festa che deriva dal mondo anglosassone, è diventata parte della cultura anche italiana. Da tradizione, chi non si veste da strega o da demone per la notte più misteriosa dell’anno? 

E voi, cosa farete ad Halloween?  

 

Sofia Bianchi

Curiosità sull’Italia che non tutti conoscono

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L’Italia è ricca di molte peculiarità storiche, geografiche e culturali che rendono il Bel Paese uno dei più attraenti del mondo. Eccone alcune che non tutti conoscono.

  • Il fiume più corto del mondo è proprio in Italia. Si chiama Aril abbreviato in “Ri”. Con i suoi 175 metri di lunghezza si trova in provincia di Verona e attraversa la frazione di Cassone per poi sfociare sul Lago di Garda.
  • Gli unici tre vulcani attivi d’Europa sono in Italia: si tratta dell’Etna, dello Stromboli e del Vesuvio. Si trovano tutti e tre nel Sud d’Italia. L’Etna è il vulcano più grande d’Europa ed è nella Sicilia orientale. Grazie alla sua continua attività lavica e ai suoi fertili terreni vulcanici l’Etna regala un paesaggio mozzafiato che da secoli attira viaggiatori, artisti, poeti e oggi sono migliaia i turisti che partecipano ai tour organizzati per salire sulle sue pendici. Rimaniamo in Sicilia per presentarvi lo Stromboli, l’isola vulcanica dell’arcipelago delle Eolie, tra le più attive e spettacolari al mondo. Infine, il Vesuvio rende il Golfo di Napoli ancora più magico. La sua ultima eruzione è datata 1944 e invece la più famosa è sicuramente quella che seppellì Pompei ed Ercolano, che oggi rappresentano due dei siti archeologici più importanti al mondo.
  • In Italia vi e` il numero più alto di siti UNESCO. L’Italia con i suoi 50 siti che sono riconosciuti come patrimonio dell’Unesco, è attualmente il Paese che ne conta il numero più alto.
  • La più antica Università d’Europa è quella di Bologna che è stata fondata nel 1088 per garantire insegnamenti liberi e indipendenti dalle scuole ecclesiastiche, diventando così la più antica università del mondo occidentale. È inoltre un’università nata dagli studenti per gli studenti. Infatti la sua creazione è legata all’attività delle nationes, cioè organizzazioni studentesche suddivise in base alla provenienza e alla lingua dei propri membri.
  • La banca più antica del mondo è Il Monte dei Paschi di Siena che nacque nel 1472, quando le Magistrature della Repubblica di Siena fondarono un monte di pietà chiamato Monte Pio nel 1472, anno in cui venne approvato il suo statuto e dal quale l’istituto di credito opera senza interruzione. Il monte di pietà aveva lo scopo di dare aiuto alle classi disagiate della popolazione della città di Siena.
  • L’Italia ha 140 tipi di pasta. Alcune varietà nascono a livello regionale, altre pur essendo prodotte e in tutto il Paese, cambiano nome di regione in regione. La pasta italiana è nota in molti Paesi del mondo, e in Italia questa tradizione è diffusa in ogni regione. L’Italia è l’unico paese europeo ad avere sviluppato fin dal Medioevo piatti a base di pasta anziché utilizzarla solo come ingrediente da brodo o come accompagnamento come ad esempio accade per il pane. Anche oggi i piatti a base di pasta sono ‘primi piatti’, e non un semplice contorno.
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  • Il ristorante più piccolo del mondo si chiama “Solo per Due” e si trova a Vacone (Rieti). Come si può intendere dal nome, può ospitare soltanto due persone. Ha un solo tavolo al suo interno e l’idea di base è di accogliere e coccolare soltanto due ospiti a sera, dando il meglio soltanto per loro.
  • La madre della pizza è naturalmente l’ Italia, nello specifico Napoli dove la pizza fu inventata nel 1860. Nel sentire comune, spesso, ci si riferisce con questo termine alla pizza tonda condita con pomodoro e mozzarella, ossia la variante più conosciuta della cosiddetta pizza napoletana, la pizza Margherita. Esiste anche un significato più ampio del termine “pizza”. Infatti, trattandosi anche di una particolare specie di pane o focaccia, la pizza si presenta in innumerevoli derivazioni e varianti, cambiando nome e caratteristiche a seconda delle diverse tradizioni locali. Le prime attestazioni scritte del termine “pizza” risalgono al latino volgare della città di Gaeta nel 997.

 

Sofia Bianchi

LA DANTE IN CAMBRIDGE GRAZIE ALLA SUA TRASFORMAZIONE DIGITALE E` FINALISTA PER DUE PREMI CAMBRIDGE INDIPENDENT

I vincitori dei riconoscimenti “Business Chameleon ” e “Lockdown Leader” saranno annunciati il ​​17 febbraio 2022 presso l’Imperial Museum Duxford, nel Regno Unito

 

LA DANTE IN CAMBRIDGE GRAZIE ALLA SUA TRASFORMAZIONE DIGITALE E` FINALISTA PER DUE PREMI CAMBRIDGE INDIPENDENT

I vincitori dei riconoscimenti “Business Chameleon ” e “Lockdown Leader” saranno annunciati il ​​17 febbraio 2022 presso l’Imperial Museum Duxford, nel Regno Unito

 

Il 2022 è iniziato con una certa eccitazione a La Dante di Cambridge, Centro Culturale Europeo, dopo due anni di trasformazione online, riqualificazione, costruzione di nuove piattaforme e un approccio completamente nuovo per offrire ai propri studenti un’esperienza di apprendimento delle lingue online completa, in tutto simile alle lezioni in presenza. Il centro culturale e scuola di lingue diretto dalla Fondatrice Giulia Portuese, infatti, celebra due nomination per i Cambridge Independent SME Cambridgeshire Business Awards 2021:  nello specifico per il “Business Chameleon” e come “Lockdown Leader”. Questi premi omaggiano le piccole e medie imprese che hanno superato le difficoltà sorte durante l’emergenza Covid19 negli ultimi due anni: in particolare, riconoscono come l’azienda si sia dimostrata resiliente e sia riuscita ad affrontare il periodo economico difficile, e come il team e la leadership abbiano avuto un ruolo chiave nella trasformazione.

La Dante di Cambridge da oltre 13 anni promuove lingue e culture italiana, spagnola e inglese con un mix di lezioni online e in presenza condotte da insegnanti madrelingua entusiasti. Inoltre i suoi podcast di Radio Dante contribuiscono a sviluppare le capacità di ascolto e comprensione degli studenti, mentre si sta  sviluppando anche la app Ryze de La Dante: un’ applicazione di apprendimento tascabile, sviluppata con l’Università di Norwich, Cambridge e Studious.org, che offre ore di ascolto, testi, esercizi che gli utenti possono usare nel proprio tempo libero e in qualsiasi luogo. “Ricca di contenuti gratuiti, è divertente, interattiva e flessibile, – ci dice la Direttrice Portuese  – ed è stata già testata da un gruppo campione di studenti con feedback assolutamente positivi.”

 

La trasformazione digitale de La Dante, insomma,  ha portato risultati decisamente concreti negli ultimi due anni: a) La  direttrice e fondatrice è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia dal Presidente italiano Mattarella nel dicembre 2021 b) ed ora il centro è finalista per la categoria Business Chamelion e la Direttrice è finalista come Lockdown Leader per gli SME Awards annunciati il 22 gennaio scorso. “Stiamo aumentando la nostra influenza internazionale oltre l’Europa attirando studenti anche dal Giappone e dal Messico”. – afferma la dottoressa Portuese – “La nostra portata internazionale consente agli studenti di imparare le lingue in modo conveniente e da luoghi remoti, grazie ad una nuova piattaforma online, Plateo, che è anche un social network. Le persone imparano e allo stesso tempo fanno amicizia. I nostri podcast di Radio Dante, che sono sulle maggiori piattaforme di streaming, hanno aumentato gli ascoltatori del 69% negli ultimi due anni.”

La Dante continua a differenziarsi dalla concorrenza anche per essere Commissione Esaminatrice ufficiale per ciascuna lingua, essendo Centro Esaminatore PLIDA per l’italiano (l’unico nel Regno Unito), Centro Esaminatore DELE per lo spagnolo e Trinity College London Centre per la lingua inglese (registrazione n. 68910). La Dante offre il suo contributo anche nella formazione di giovani universitari un consolidato programma di Stage Europeo attivo dal 2010.  “Formiamo giovani laureati su marketing digitale, Google Ads, Google Analytics, sito web e SEO, competenze fondamentali in ogni attività. – ci racconta Giulia Portuese – “Dal 2010 siamo anche un Centro di formazione per insegnanti con un programma di formazione per il conseguimento degli esami CEDILS, DITALS e CLIL per insegnanti europei. Stiamo allargando il programma agli insegnanti spagnoli e italiani che utilizzano le tecniche CLIL per insegnare storia, arte, matematica in inglese a bambini e adolescenti.”

La situazione provocata dall’emergenza Covid ha senz’altro messo tutta l’azienda alla prova fornendo una grande esperienza di crescita grazie ad un team pronto e in grado di aggiornarsi costantemente per rispondere adeguatamente ai tempi. Basti pensare che dal 2010 la scuola ha sviluppato la sua attività attraverso lezioni dal vivo in cui insegnanti madrelingua formati a La Dante in Cambridge hanno sviluppato la propria tecnica di comunicazione utilizzando libri di testo fisici e con lezioni in presenza. Questo fino a marzo 2020. Una volta arrivato il Covid, è stato avviato un programma di trasformazione digitale grazie alle sovvenzioni “Digital”  del governo del Regno Unito. 10.000 sterline, infatti,  sono state investite nella creazione di una nuova piattaforma online,  Plateo, in cui studenti, insegnanti e personale di marketing potessero essere sotto lo stesso tetto, dove gli studenti potessero guardare video, avere un profilo sociale e comunicare. Il programma di riqualificazione è iniziato 3 settimane prima che il governo del Regno Unito chiudesse tutte le scuole nel marzo 2020. Gli insegnanti hanno dovuto reimparare il metodo di insegnamento utilizzando risorse digitali, producendo materiale diverso, imparando a utilizzare Zoom, con le sue aule virtuali per continuare a fornire  un’esperienza di apprendimento dinamico anche online. Anche il team di marketing e gli stagisti, naturalmente, hanno preso parte ad ore di aggiornamento e formazione nell’utilizzo della piattaforma, e per promuovere la scuola in un modo diverso soprattutto tramite strumenti come  Google Ads, Google Analytics e SEO. Ciò ha assicurato che l’azienda potesse abbracciare la tecnologia digitale più avanzata e prosperare per i prossimi 10 anni. Tutto il team, insomma, nonostante le difficoltà iniziali, ha accoltole modifiche implementate. “Ne sono molto orgogliosa – continua Giulia Portuese – La Dante ha mostrato un rapido periodo di adattabilità e cambiamento per affrontare le sfide e le opportunità del Covid-19.  Oltre a trasformare il modo in cui insegniamo le lingue, rendendolo divertente anche online per tutti, insegnanti, studenti e personale, abbiamo aiutato gli studenti che non sapevano passare direttamente al digitale, per la loro età o perché non avevano le competenze IT per cambiare così rapidamente. Lo abbiamo fatto fornendo formazione IT gratuita per Zoom Education o per conoscere Google Classroom. Ciò ha permesso a tutti di essere al sicuro in vista dell’aumento dei contagi dal 2020 in poi e alla nostra azienda di apprendere nuove competenze per la vita, rinnovandoci attraverso la formazione e l’innovazione senza il rischio di perdere il lavoro. Pensate che alla fine dei due anni non solo abbiamo mantenuto i nostri studenti di lingue ma ne abbiamo acquisito di nuovi.”

E’ chiaro che sia gli insegnanti che i membri del team di marketing abbiano colto questa opportunità` arricchendo le proprie abilità` e qualifiche professionali, ma non sono mancate anche le soddisfazioni personali: La Dante in Cambridge proprio nello stesso periodo ha, infatti, accolto nel mondo due bambini ed è attualmente in attesa di altri due.

La nostra insegnante Luisa ha dato alla luce Zoe all’inizio della primavera e Tamara il piccolo Tommaso a dicembre. Lucia ed Emilia, invece,  aspettano ciascuna il loro primo figlio in arrivo proprio nelle prossime settimane.  – ci dice la Direttrice de La Dante in Cambridge – Tutto questo ha donato una gioia immensa alla squadra e possiamo affermare che l’anno sia iniziato con grande entusiasmo ed energia per tutti.”

 

Info: italian@ladante-in-cambridge.orgwww.ladante-in-cambridge.org – +44 7887 606227

IMPARARE LE LINGUE CON I PODCAST DI RADIO DANTE

language learning

Lezioni online di spagnolo con insegnanti madrelingua e podcast con
conduttori spagnoli per imparare velocemente la lingua

di Lindita Brahaj e Gilda Notarbartolo

L’apprendimento linguistico attraverso l’ascolto della radio è un metodo sempre efficace e vecchio quasi cent’anni, sin da quando nel 1924 la BBC utilizzava la diffusione di programmi radiofonici stranieri (francesi, tedeschi, italiani) come mezzo di istruzione. E` provato, infatti, che 5, 10 minuti al giorno siano il tempo minimo per iniziare a capire una lingua e poi impararla. E a La Dante in Cambridge, dove la passione per le lingue contraddistingue tutto il team, lo sanno bene. E` dal 2011, infatti, che il Comitato di Cambridge della Societa`Dante Alighieri, diretto dalla dottoressa Giulia Portuese, ha avviato le trasmissioni di Radio Dante, dapprima in italiano e inglese e poi, da circa quattro anni, anche in spagnolo. Prima con trasmissioni registrate negli studi della stazione radiofonica inglese Cambridge 105 e poi, dall’inizio della pandemia e dello smart working, in podcast su tutte le principali piattaforme streaming audio (Spotify, Apple Podcast, Amazon Music, TuneIn e Alexa, Player FM, iHeart Radio ecc) e sul sito radiodante.org. “Abbiamo avuto prestigiose collaborazioni con istituzioni come il Fitzwilliam Museum di Cambridge for Italian Art series o il Dipartimento di italiano e spagnolo dell’Universita` di Cambridge – racconta la dottoressa Portuese -, e con giornalisti e stagisti che negli anni hanno collaborato alla diffusione di programmi in spagnolo, italiano e inglese. Quest’anno abbiamo inaugurato due filoni specifici con Radio Dante Viaggi e Radio Dante Racconta in italiano, e Radio Dante Viajes, e Radio Dante Cuentos per i podcast in spagnolo. A breve ricominceremo a parlare anche di cinema con nuove trasmissioni sul tema”. La Dante in Cambridge infatti integra da sempre i corsi di lingua tenuti da insegnanti madrelingua, con eventi e prodotti culturali in grado di fornire un’esperienza quanto più immersiva ai propri studenti. Oggi è possibile iscriversi ai corsi online di spagnolo de La Dante in Cambridge facilmente e comodamente dall’Italia e poter usufruire dell’ascolto di interessanti podcast in spagnolo con conduttori madrelingua. Per rendere più piacevole l’esperienza di apprendimento dei propri studenti e ampliare i servizi offerti, La Dante in Cambridge quest’anno ha inoltre iniziato una nuova collaborazione con il Comitato di Mar de Plata in Argentina. La dottoressa Erika Garimanno, infatti, insieme ad alcuni dei suoi colleghi del comitato argentino e al Presidente Marcelo Liberati, contribuiscono al successo di Radio Dante Viajes con programmi che, in spagnolo, raccontano la vita in Argentina, la musica, le tradizioni e attività culturali in cui l’organizzazione è coinvolta. I loro podcast sono un valore aggiunto per tutti quelli che vogliono imparare lo spagnolo e sviluppare una parte importante dell’apprendimento linguistico che è l’ascolto. Le prossime collaborazioni annunciate dalla dottoressa Portuese de La Dante in Cambridge coinvolgeranno anche l’ufficio della Dante in Brasile e la dottoressa Rosemari Laurindo.

Per info: info@ladante-in-cambridge.org /spanish@ladante-in-cambridge.org / WhatssApp (in
italiano) +447887606227

 

Articolo pubblicato su Il Confronto Magazine

IMPARARE LE LINGUE ONLINE DURANTE IL LOCKDOWN

Perché studiare l’inglese e lo spagnolo adesso

di Gilda Notarbartolo, Manager a La Dante in Cambridge

 

E` da qualche anno che è iniziata la mia esperienza all’ estero. Sono infatti qui in Inghilterra dal 2013. Dopo il primo anno a Londra mi sono trasferita a Cambridge dove ho (ri)costruito la mia vita  professionale e personale. Nonostante le difficoltà che una vita del tutto nuova, in un Paese completamente diverso dal proprio, abbia comportato, adesso, posso affermare che si e` trattato di una esperienza di grande arricchimento.

Una delle piu` forti frustrazioni appena arrivai in Gran Bretagna, riguardò naturalmente la lingua. Per una socievole “comunicatrice” napoletana e  giornalista amante della lingua italiana come me, vi posso assicurare che il non riuscire ad esprimermi con il mondo circostante fu una sensazione terribile.  La lingua che usiamo permea completamente la nostra vita, le nostre interazioni, oltre che il nostro modo di vedere le cose e la nostra libertà. Senza questo strumento fondamentale ti senti smarrita. Adesso, dopo molti corsi, qualche esame, un master in un’università inglese, e diverse esperienze lavorative negli Uk, posso dire di essere totalmente grata del percorso che ho fatto che mi ha costretto a padroneggiare la mia seconda lingua. La motivazione per imparare, naturalmente, e` importante.  Dato il mio iniziale scarso amore per la lingua anglofona,  a fare la differenza fu proprio il tipo di vita che mi ero scelta: una nuova vita lavorativa e personale in Inghilterra. In fondo avevo sempre desiderato riuscire ad adoperare l’inglese, la lingua più diffusa al mondo, la lingua “jolly”, come l’ho sempre definita. Mi accadde durante un viaggio in Norvegia, dove entrando in un negozietto di Bergen,  mi feci sfuggire un paio di orecchini che desideravo comprare ma che per semplice insicurezza nell’usare l’inglese si assicurò un’altra turista straniera, o quando per lavoro mi ritrovai a New York e non riuscii a scambiare più di un paio di frasi con alcuni avventori in un pub. Lo stesso accadde al contrario, quando dei turisti americani provarono ad interagire con me in Italia, nell’ isola di Procida dove mi trovavo per le mie vacanze estive. Fu imbarazzante.

Naturalmente la conoscenza dell’inglese ti fa sentire cittadina del mondo, sicura di poter comunicare con chiunque. Il potenziale di una lingua tanto utile ed influente anche in campo professionale, sul serio riesce a farti sentire capace di varcare porte praticamente ovunque. L’ inglese è la lingua più parlata nel mondo, usata da più di un quarto della popolazione mondiale. 

E dunque, passai dall’essere troppo insicura anche per ordinare un caffè in un qualsiasi bar londinese, al lavorare proprio in una scuola di lingue, nonché centro culturale europeo. A La Dante in Cambridge, dove lavoro da qualche anno, ho senz’altro perfezionato il mio inglese “zoppicante”, a botta di telefonate, email, campagne marketing, presentazioni, eventi sociali e culturali ed anche trasmissioni radio (le trasmissioni bilingue di Radio Dante). La Dante in Cambridge, che è una delle sedi estere della Società Dante Alighieri, l’istituzione culturale italiana che ha lo scopo di tutelare e diffondere la lingua e cultura italiane nel mondo,  mi ha consentito di continuare ad avere il legame fondamentale, di cui avevo estremo bisogno,  con il mio Paese e la sua cultura, e allo stesso tempo venire in contatto con culture diverse dalla mia in un ambiente fatto di persone decisamente amanti delle lingue. “Una lingua diversa è una visione della vita diversa”,  diceva Federico Fellini. Ed e` decisamente vero. L’ apprendimento delle lingue, oltre al piacere e le opportunità che  fornisce, è risaputo, inoltre,  che sia collegato ad una migliore salute mentale: previene il declino cognitivo riducendo il rischio di Alzheimer o demenza, per esempio. Questo perché le persone che parlano almeno due lingue sviluppano i loro lobi temporali, che consentono la formazione di nuovi ricordi. Ciò aumenta il numero di neuroni che compongono il nostro cervello. Inoltre, le persone che parlano più di una lingua diventano più brave nel “problem solving”, ad analizzare meglio il loro ambiente e a svolgere più attività simultaneamente (multitasking). Questi sono senza dubbio alcuni dei vantaggi di cui possono godere le persone bilingue o poliglotte. La neuroplasticità, cioè la capacità del sistema nervoso di modificarsi per formare connessioni nervose, è maggiore nei bambini, ma anche il cervello degli adulti può essere modellato e migliorato. Quindi davvero non è mai troppo tardi per sfidarsi ed avere un super cervello. Basti pensare che la gran parte degli studenti  d’italiano a La Dante in Cambridge e` composta da persone molto grandi d’eta`, per lo più pensionati o professori accademici. Sono appassionati, bravi, capaci di fare continuamente progressi e son più che svegli e attivi.

 Anche io  ci ho preso gusto e, allora, proprio da quando e` iniziata quest’ epoca nuova di smart working e lockdown, ho approfittato e ho iniziato a studiare lo spagnolo online, sempre con insegnanti madrelingua de La Dante in Cambridge. Nulla di più piacevole. Anche dopo una giornata intensa di lavoro, niente di più comodo che restare al calduccio di casa propria, senza alcun spostamento da dover effettuare al freddo o in auto ecc.  Prendo posto nel mio salotto per un paio d’ore con compagni di classe di ogni nazionalita` (nella mia classe al momento ci sono due turchi, una russa e un inglese per esempio)  e la mia simpaticissima insegnante spagnola. Lo svago, e insieme la sensazione di sfruttare il proprio tempo produttivamente in qualcosa che contribuisce alla tua crescita personale e culturale, fanno il resto. Ovviamente non vedo l’ ora di poter andare in Spagna per comunicare con la gente del posto nella  lingua locale, ma  per ora al riparo da virus e multe, mi preparo per quel momento.

Concludo con una citazione di Francois Vaucluse che disse: “Perdonate colui che non parla che una lingua: non sa ciò` che fa”. Il mio augurio per questo nuovo anno a voi che mi leggete è dunque quello di impegnarvi ad imparare una lingua nuova o praticare e approfondire una seconda o terza lingua che già conoscete o che avevate cominciato ad imparare a scuola.

INFORMAZIONI SUI CORSI ONLINE

 L’e-learning è tanto quanto,  se non addirittura più efficace delle  lezioni in persona. I corsi di lingua de La Dante in Cambridge si svolgono su Zoom con l’ausilio di Google  Classroom e l’utilizzo della nuova piattaforma scolastica online, PLATEO, dove tutti gli studenti possono interagire facilmente tra loro e con i docenti. Con questa nuova piattaforma, inoltre,  tutti gli utenti, oltre agli insegnanti,  possono condividere facilmente documenti, video, test di lingua e molti altri file per migliorare l’esperienza di apprendimento e spingere al meglio tutte le abilità.

 Siccome La Dante e` un Centro Culturale Europeo, insieme ai corsi di lingua, offre a tutti i suoi studenti anche molti eventi culturali e attività extra, completamente gratuiti per offrire un’esperienza quanto più immersiva possibile (classi di conversazione, cooking class, aperitivi online, film club). Gli insegnanti, di inglese, spagnolo o italiano,  sono tutti madrelingua  qualificati che utilizzano l’ efficace approccio comunicativo che spinge lo studente a parlare nella lingua di studio il più possibile.

 I corsi possono essere individuali o di gruppo. Le classi collettive sono formate da poche persone al fine di garantire un livello più alto di attenzione individuale ad ogni studente.

 

Per maggiori informazioni o iscrizioni ai corsi di inglese, english@ladante-in-cambridge.org, WhatsApp +44 7887 606227
Per i corsi di spagnolo spanish@ladante-in-cambridge.org –  – WhatsApp +44 7887 606227
Per i corsi di italiano per stranieri  info@ladante-in-cambridge.org – WhatsApp +44 7887 606227
www.ladante-in-cambridge.org    Radio Dante www.radiodante.org

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LA DANTE IN CAMBRIDGE E` PARTE DI FEDELE

Il Centro Culturale Europeo inglese è ora parte della Federazione Spagnola delle Associazioni delle Scuole di Spagnolo per Stranieri

A La Dante in Cambridge è ora di nuove celebrazioni. La missione del nostro centro è quella di promuovere in tutto il mondo oltre alla cultura e la lingua italiana ed inglese anche quella spagnola. Studiare lo spagnolo porta grandi vantaggi accademici, professionali e personali ed è per questo che si trova in cima alla lista delle lingue più parlate al mondo. Pertanto, a La Dante siamo lieti di annunciare che siamo stati riconosciuti come centro collaboratore ufficiale di FEDELE.

Cos’è FEDELE?

FEDELE (Español en España) è la Federazione Spagnola delle Associazioni delle Scuole di Spagnolo per Stranieri. Con il supporto dell’Istituto Cervantes per gli esami DELE, CCSE e SIELE, Turespaña, ICEX, Telefónica, Mesa del Turismo e alcune altre istituzioni e organizzazioni delle diverse comunità autonome, svolge un ottimo lavoro di promozione della Spagna e dello spagnolo. La federazione è composta da sei associazioni:

  • FEDELE Castilla y León
  • Español en Andalucía
  • FEDELE Comunidad de Madrid
  • FEDELE Barcelona
  • FEDELE Comunidad Valenciana 
  • FEDELE Interprovincial

A loro volta, queste associazioni comprendono 102 scuole di spagnolo per studenti stranieri sparse su tutto il territorio spagnolo. Inoltre, grazie al suo nuovo sistema internazionale, ha sedi pure in:

  • Brasile (Bilbao Centro Cultural)
  • India (Hispanic Horizons)
  • Regno Unito (Tertulia Language y a partir de ahora, La Dante in Cambridge)
  • Marocco (Espoir Langues)
  • Iran (Instituto Alborz)
  • Russia (ESC Club Moscú)

Tra i suoi principi troviamo il coordinamento con le diverse associazioni e centri didattici, la promozione della difesa degli interessi degli associati, la gestione e la fornitura di strumenti al settore ELE, la promozione dell’unione e della solidarietà tra le scuole e l’impedimento di concorrenza sleale.

Perché abbiamo deciso di unirci a FEDELE?

La risposta è molto semplice. Siamo accomunati da tanti obiettivi, ma soprattutto quello di offrire un’esperienza di qualità e di immersione linguistica agli studenti di tutto il mondo. Vogliamo che lo spagnolo raggiunga un pubblico diversificato e ampio con la massima qualità.

Per di più, da settembre 2020, la Federazione dispone di un Sistema di Centri Internazionali che consente a centri e agenzie di accreditarsi come collaboratori. Qui a La Dante non volevamo perdere questa occasione!

È una rete di collaborazione che consiste nel collegare le scuole spagnole con centri internazionali come il nostro. Questo sistema offre un elenco di vantaggi. Il principale sarà la formazione. FEDELE propone 666 eventi classificati in:

2 pillole formative per il centro sull’insegnamento dello spagnolo come lingua straniera.

37 pillole formative distribuite tra docenti e studenti.

Che cos’è una pillola formativa?

Se ti stai chiedendo cosa sia una pillola formativa, te lo spieghiamo brevemente. Si tratta, infatti, di un nuovo concetto di insegnamento e apprendimento basato su tre pilastri fondamentali: praticità, specificità e breve durata. Cioè si tratta di mini-corsi o corsi di poche ore ma di contenuti completi, che possono appartenere o meno ad un corso più ampio composto da più pillole. Di solito incorporano materiale complementare come video o esercizi guidati. Come indica il nome, è un corso con molti contenuti “compressi” come se fosse una pillola.

Quali vantaggi porterà questa collaborazione allo studente de La Dante in Cambridge?

Oltre a continuare a ricevere il miglior insegnamento dello spagnolo, ora riconosciuto e certificato come di alta qualità da questa prestigiosa federazione, ora puoi anche accedere a 14 pillole formative fornite da FEDELE. Con loro puoi imparare verbi, strategie di lingua spagnola, espressioni idiomatiche, musica spagnola e molto altro.

Quali vantaggi porterà questa collaborazione agli insegnanti de La Dante in Cambridge?

Anche i nostri insegnanti avranno una formazione completamente gratuita. Certo, non è tutto per voi. La federazione, con l’obiettivo di tenere aggiornati tutti i docenti e aiutarli a dare il cento per cento in ogni classe, propone 25 pillole formative su come snellire le lezioni e gli strumenti digitali per la didattica. Sono tutti veramente felici!

Allo stesso modo, il nostro centro parteciperà a numerosi eventi organizzati da FEDELE.  Non vediamo l’ora.

Se siete già studenti di spagnolo a La Dante a Cambridge, speriamo che siate felici quanto noi della notizia. Se non siete ancora studenti ma volete esserlo, vi invitiamo a farlo presso il nostro centro, ormai riconosciuto per la sua qualità nell’insegnamento e nella promozione dello spagnolo come lingua straniera. Puoi contattare il nostro Dipartimento di Spagnolo cliccando qui. Se vuoi saperne di più su FEDELE, puoi trovare maggiori informazioni su www.fedele.org  e sul nostro sito www.ladante-in-cambridge.org. Scriveteci pure se interessati: spanish@ladante-in-cambridge.org

Seguici sui nostri social per non perderti altre notizie sul nostro centro e su questa nuova collaborazione. Ti terremo informato!

 

Marina Alcione Olmos

L’influenza italiana sulla cultura scozzese

di Reece Thompson – Traduzione di Erika Marian 

Negli ultimi anni la Scozia si è contraddistinta per essere uno dei Paesi del Regno Unito con la mentalità più aperta. In particolare, il boom turistico nel Paese, a partire dagli anni Duemila, ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo di una società più cosmopolita. Ripercorrendo la storia scozzese, uno dei primi e migliori esempi di integrazione è quello degli italiani, arrivati in massa negli anni Novanta dell’Ottocento, soprattutto sulla costa occidentale.

Generalmente, quando degli immigrati arrivano in un paese o in una città tendono a rimanere uniti e a stabilirsi nello stesso posto, ma questo non è stato il caso di questi zelanti italiani. Nonostante le tantissime sfide, tra cui la mancanza di istruzione e il diverso credo rispetto alla maggioranza degli abitanti, a vent’anni dal loro arrivo, l’influenza italiana esplose in tutto il Paese. Questo avvenne soprattutto grazie all’iniziativa degli imprenditori italiani che avviarono attività di grande successo, come i bar e le pasticcerie e anche grazie, come tutti sanno, alla loro incontestabile influenza sul fish and chips, diventato uno dei piatti principali. Inoltre, gli italiani impararono molto velocemente prima l’inglese e poi lo slang scozzese, dimostrando la loro sicurezza e la loro capacità di adattarsi. Anche la rapida padronanza della lingua locale, al pari delle loro abilità culinarie, ebbe un’enorme importanza poiché permise agli italiani di approfondire il loro legame con la cultura scozzese.

Ancora oggi, l’influenza italiana sulla cultura scozzese è enorme. Ad esempio, una delle immagini più associate alla Scozia moderna è la barretta fritta di cioccolato Mars, che probabilmente è purtroppo l’apice della cucina scozzese. Senza il lavoro degli italiani che contribuirono a espandere e a rendere popolari i negozi di patatine appena nati, la strada del gusto scozzese avrebbe potuto prendere una direzione completamente diversa. Alcuni degli spuntini più amati in Scozia come la cena con gli haggis, il red pudding, la pizza fritta e, come accennato in precedenza, la barretta fritta di cioccolato Mars sono tutti stati creati, probabilmente, nel chip shop, il negozio di patatine, o come lo chiamano gli scozzesi il “chippy / chipper”. Ho la sensazione, però, che se chiedessimo all’italiano medio di provare una barretta fritta di Mars o provassimo in qualche modo a collegarla alla sua cucina, finiremmo nel suo libro nero.

Anche al di fuori del cibo, l’influenza italiana in Scozia ha prodotto alcuni dei migliori artisti della Scozia. Paolo Nutini ne è un esempio significativo: i suoi genitori possiedono un chip shop sulla costa occidentale della Scozia, questo collega la famiglia Nutini a quei pionieri di successo che arrivarono in Scozia negli anni Novanta dell’Ottocento e, in particolare, la famiglia paterna era originaria di Barga, in Toscana. Lewis Capaldi, uno degli artisti del momento a livello globale, è un altro prodotto dell’Unione Italo-scozzese. La parte italiana della superstar proviene da Picinisco. Un lontano cugino del cantante è l’attore Peter Capaldi, famoso per il suo ruolo di Doctor Who e protagonista di “The Thick of It”, per il quale ha vinto diversi premi. La sua storia è molto simile a quella di Paolo Nutini e i suoi genitori possedevano una gelateria a Glasgow. Non sembra un caso, quindi, che alcuni dei personaggi scozzesi di maggior spicco abbiano come ingrediente segreto nella ricetta del loro successo la scintilla italiana.

Non è facile capire la portata del contributo che il popolo italiano ha dato alla Scozia, quello che si può dire è che il suo impatto sulla nazione è stato duraturo e ha contribuito a creare alcune tra le personalità e le questioni culturali più iconiche del paese. Le due culture sono accomunate da una sorta di “animosità”, sia gli italiani che gli scozzesi non si tirano indietro quando si tratta di difendere la loro opinione e continuano a farlo fino a perdere il fiato. Alcuni la chiamano “impulsività” o “mancanza di riflessione”, ma per gli scozzesi e gli italiani è “vera passione”. Questa somiglianza tra i due paesi si vede nella passione per il calcio, entrambe le nazioni condividono infatti un grandissimo entusiasmo per questo sport, anche se forse i risultati sul campo sono diversi. Vi lascerò intendere quale dei due è migliore. Scherzi a parte, entrambe le nazioni hanno sofferto molto nel corso della loro storia, anche se in modo diverso. Ma il risultato è lo stesso: due popoli che tengono sempre la testa alta, che hanno una visione ottimista del mondo e il cui marchio nazionale è immediatamente riconoscibile dalla loro storia, dalla cultura e dal cibo.

Se hai delle origini italiane e vuoi accendere la tua scintilla italiana, qui a La Dante offriamo corsi online di ogni livello per insegnarti la lingua. Se, invece, la storia del successo degli immigrati italiani in Scozia ti ha ispirato a trasferirti nel Regno Unito, abbiamo anche corsi di inglese per accompagnarti nel tuo viaggio.

 

GIULIA PORTUESE CAVALIERE DELL’ ORDINE DELLA STELLA D’ ITALIA

L’importante riconoscimento è stato assegnato  alla Direttrice e Fondatrice de La Dante in Cambridge per il servizio reso alla comunità italiana all’estero negli ultimi 28 anni

 

Il  Presidente della Repubblica ha conferito alla Direttrice e Fondatrice de La Dante in Cambridge, Dott.ssa Giulia Portuese, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’ItaliaLa notizia, trasmessa dall’Ambasciatore Raffaele Trombetta, rappresenta naturalmente motivo di grande orgoglio per tutto lo staff di insegnanti, assistenti e manager dell’European Cultural Centre di Cambridge, scuola di lingue e associazione culturale che la dottoressa Portuese guida da oltre 12 anni. 

 

La Dott.ssa Giulia Portuese, di origini siciliane, dopo la laurea in Lingue presso l’Università di Firenze e un lettorato di italiano presso l’Università Santa Barbara in California, negli Stati Uniti, si trasferì nel Regno Unito dove ha profuso grandi  energie in favore della comunità italiana. 

L’abbiamo incontrata nella cittadina inglese.

 

Dott.ssa Portuese, è stata insignita di un premio prestigioso per il suo lavoro di promozione della lingua italiana nel Regno Unito, che l’ha portata a dar vita alla scuola di lingue e associazione culturale, La Dante a Cambridge, nonché ad una radio trilingue, Radio Dante. Ci parli  innanzitutto dell’ inizio della sua vita lontana dal suo Paese d’origine.  Da dove nascono lo spirito di servizio e il lavoro appassionato a sostegno della comunità  italiana negli Uk?

Della mia terra d’origine, la Sicilia, ho un ricordo molto romantico dato dalle belle estati trascorse durante l’infanzia fino all’adolescenza, ma non ci ho mai vissuto. Sono cresciuta sulla costa Ionica e dopo il liceo classico, la mia vita si è sviluppata a Firenze, poi negli Stati Uniti, dove ho studiato a UCSB a Santa Barbara, ed infine a Cambridge. Dopo aver avuto i miei figli, ho sempre cercato di ispirarli con la lingua italiana e la nostra cultura.  A Cambridge nel 1992 non c’era una Dante Alighieri ed i pochi corsi di italiano erano affollati, classi miste di età varie, un’insegnante per quasi 30 alunni. Allora ho cominciato a fare ricerca e mi sono resa conto che gli inglesi sono affascinati dalla cultura italiana e dalla nostra lingua. La generazione italiana del dopoguerra, inoltre,  era di circa 5000 persone, tra Bedford e dintorni, all’epoca arrivate per l’industria dei mattoni da tutta Italia. Gli italiani hanno un tale orgoglio per la loro lingua e cultura che naturalmente amavano trasferire anche ai loro figli. Il loro spirito di imprenditoria fece sì che comparvero i primi business,  ditte e negozi. Da quella generazione e le altre che ne seguirono si creò una grande comunità italiana estesa a Londra ed in tutta l’Inghilterra. Ben presto mi resi conto che, non solo gli italiani della terza generazione, ma anche gli inglesi e gli stranieri che vivevano a Cambridge avevano un enorme fascino per la lingua italiana e le sue tradizioni.  Genitori di famiglie miste italo inglesi avevano bisogno di imparare la lingua per comunicare con i nonni, gli zii ed i cugini, una volta in Italia. Fu dopo la nascita dei miei due figli Lorenzo e Luca che cominciai a pensare di aprire una scuola ed un’associazione culturale, una Dante Alighieri già famosa nel mondo per la promozione della nostra cultura. Nel 2008, dopo aver lavorato alla Cambridge University Press, cominciai a pianificare rendendomi conto che c’era un vero bisogno nella comunità italiana. Così nacque La Dante in Cambridge per dare appoggio a chi voleva cercare lavoro e aveva bisogno di alloggio o di una traduzione del certificato di nascita o di residenza. All’epoca li facevamo gratuitamente  per farci conoscere e così, con l’appoggio della comunità italiana, nacque la nostra scuola a Norfolk Street a Cambridge, la nostra prima sede. Da lì i nostri corsi iniziarono con 6 bambini per poi svilupparsi con corsi per adulti e specialmente con corsi culturali: club di lettura, di film, di conversazione, film per bambini, cucina italiana. La Dante nel corso di 12 anni, si è trasformata in un Centro Culturale Europeo che promuove la lingua e cultura italiana, spagnola ed inglese. Nel 2011 è poi nata Radio Dante che si è sviluppata nel corso degli anni con un team di volontari e giornalisti che danno voce alla cultura, alla musica italiana, spagnola ed inglese, prima con programmi registrati in uno studio radio nel centro di Cambridge, ora via podcast, su tutte le principali piattaforme. Radio Dante è il fiore all’occhiello della nostra sede, riconosciuta dalla Società Dante Alighieri di Roma con 400 uffici in tutto il mondo. Se volete ascoltare Storie per bambini, Racconti di viaggio o interviste a cantautori, interviste con imprenditori italiani che vivono all’estero, o spagnoli connettetevi pure su www.radiodante.org o su mixcloud.co.uk . Radio Dante e la scuola sono dunque nate da  un bisogno di esprimersi, per dar voce alla bellezza artistica e alla storia degli italiani, ma anche dal bisogno di espandere tutto quello che contraddistingue la nostra cultura: da Dante Alighieri a Pavarotti, da Fellini a Michelangelo, dalla storia del rinascimento ai film odierni, tutto quello che è italiano trova un approdo nel cuore degli inglesi. Da Shakespeare a Shelley, la loro cultura è permeata da quella italiana. 

La passione per la nostra cultura era già in me quando sono arrivata qui a Cambridge, ed aiutare la comunità è stato un gesto naturale per sentirmi più a casa. Nel corso degli anni, presso La Dante, abbiamo aiutato nuovi professionisti che cercavano lavoro, studenti universitari, famiglie che erano appena arrivate e volevano inserirsi conoscendone altre, anziani che avevano bisogno di traduzioni e servizi di interpretariato. E’ un viaggio che ancora continua.

 

Quali sono state le maggiori difficoltà?

Ho messo su La Dante nel 2008 interamente con i miei investimenti, e al tempo stesso avevo la famiglia ed i figli ancora adolescenti, sicché era difficile dedicarmi allo sviluppo dell’Istituto  e fare da madre, occuparmi della famiglia. La passione e la convinzione di fare il giusto, non solo per i miei figli, ma per l’intera comunità mi hanno dato la forza di andare avanti. La Dante è diventata un Training Centre in cui formavamo neo studenti in marketing e neo insegnanti. Abbiamo costruito un network a livello Europeo con le migliori Università in Italia, Spagna e Inghilterra con i progetti Erasmus. Abbiamo costruito networks con ditte Europee a cui insegnare l’inglese per business e siamo un ponte tra l’Italia, la Spagna, e l’Inghilterra. Nel corso degli anni, siamo diventati l’unico Centro Certificatore Plida per conseguire la cittadinanza italiana. Gli studenti arrivano da tutta l’Inghilterra per venire a fare gli esami da noi e li aiutiamo anche con la giusta preparazione. 

 

Torniamo a parlare di Radio Dante: dopo la scuola, è arrivata la fondazione dell’emittente radiofonica  trilingue. Come è nato  questo progetto e a che punto è? 

La Radio trilingue, Radio Dante, è la voce della nostra comunità europea. All’inizio nel 2011 incontrai un giornalista ad un evento che voleva fare una intervista, naturalmente in inglese, e in quel momento realizzai che la comunità europea di Cambridge non aveva una voce in radio. Perciò nacque Radio Dante. Ora siamo per lo più online con programmi su www.radiodante.org che ospitano musicisti, accademici, studenti che, con la fuga dei cervelli, si sono contraddistinti qui a Cambridge e nel resto del Regno Unito. La Dott.ssa Gilda Notarbartolo gestisce Radio Dante e, con i suoi collaboratori, creano nuovi podcast tutte le settimane: dai racconti di Rodari, a Racconti di Viaggio, che potete ascoltare su https://www.radiodante.org/. Radio Dante e la sua crescita,  con sempre nuovi podcast e nuove serie, ha dato molta soddisfazione negli anni: ci ascoltano dalla Francia, dalla Spagna, dal nord d’Italia, dalla Svizzera. Quest’anno c’è anche stata una collaborazione significativa con Radio Mexico Internacional, da Città del Messico, con cui abbiamo uno scambio di programmi in spagnolo e in italiano.  

 

Quali sono state le maggiori soddisfazioni che hanno riscattato i sacrifici e premiato il suo impegno?

Penso alle centinaia di neo laureati che hanno fatto tirocinio da noi, o le tante insegnanti che hanno fatto carriera dopo la formazione, qui alla Dante, e che dopo sei mesi, o un anno, sono riusciti a trovare lavoro grazie all’esperienza fatta presso la nostra sede.  Dopo tanti anni mi mandano ancora gli auguri di Natale e questo vale molto anche sull’aspetto umano, coltivato insieme alla passione comune del lavoro. Abbiamo formato molti insegnanti Europei con la tecnica CLIL e, grazie a questa, molti licei hanno beneficiato di questo metodo  per insegnare materie scolastiche in inglese.  Negli anni, inoltre, abbiamo sviluppato progetti Erasmus prestigiosi con scuole come  quella di Zaragoza, Colegio M.M.Rosa Molas e scuole nel sud d’Italia, aiutando centinaia di studenti per la preparazione dell’inglese.
Ora La Dante è all’avanguardia con una piattaforma online che colmerà  i ponti culturali tramite un sistema simile a Facebook, dove studenti inglesi faranno amicizia con quelli italiani o spagnoli, a seconda della lingua da studiare prescelta. Non ci sono più limiti, in quanto studenti che amano la nostra cultura potranno studiare da noi da ogni parte del globo, sia per quanto riguarda l’italiano che lo spagnolo o l’inglese, con un team di insegnanti di madrelingua molto impegnati e appassionati. Grazie a questa nuova piattaforma online gli studenti potranno risentire la lezione registrata, comunicare con il team, con gli altri studenti e con gli insegnanti. 

 

Crede che la Brexit possa rendere più difficili le attività che promuovete e lo sviluppo della lingua e della cultura italiana in UK? Se sì, in che misura?

Sono pienamente convinta che anche dopo la Brexit, l’amore per le nuove culture e lingue resterà vivo. Non dimentichiamo che il popolo inglese è un popolo che ama la scoperta, le avventure, e queste sono facilitate dalle lingue, dalla conoscenza di nuove tradizioni e popoli. Penso che il ruolo della Dante in Cambridge ha un peso ancora maggiore nel fare da ponte tra le culture europee e quella inglese, nel cuore di Cambridge. Se ci saranno difficoltà  iniziali, queste saranno superate. I genitori vogliono che i loro figli abbiano abilità  nelle lingue e nello sport, nella musica per essere affermati nelle loro vite ed avere possibilità di lavoro maggiori, lavorare all’estero, studiare. Il ruolo delle lingue in UK è più importante che mai. 

 

Quali sono i progetti futuri e cosa augura alla comunità italiana in Uk e all’estero in generale?

Un continuo sostegno tramite i portali condivisi su Linkedin o FB per gli Italiani a Cambridge o Professionisti italiani a Londra. Un punto di ritrovo che continui negli anni alla Dante in Cambridge per le famiglie e per i giovani in cerca di lavoro ma soprattutto condividere questa voglia di storia e cultura che ci contraddistingue. La collaborazione tra i popoli ha dato sempre successo e più menti possono costruire più cose senza frontiere. 

 

Cosa rappresenta per lei questo prestigioso riconoscimento?

Mi sento molto onorata e grata, non me lo aspettavo ed è arrivato cogliendomi con un sorriso. Voglio ringraziare il Presidente Mattarella per la onorificenza, – spero di incontrarla di persona a Roma. Questo prestigioso riconoscimento va anche a tutto il team della Dante in Cambridge, agli insegnanti, manager, team, giornalisti, collaboratori e soprattutto agli studenti che ci hanno dato fiducia, nonché alla Società Dante Alighieri che ha creduto in me quella mattina a Roma in cui il Dott. Alessandro Masi mi concesse l’onore di utilizzare il logo della Dante Alighieri per questo incredibile viaggio di 28 anni. 

 

Se volete fare una prova e unirvi a noi, scoprire di più, scriveteci pure a: 

ladanteincambridge@gmail.com

 

La Dante in Cambridge è un Centro Culturale Europeo www.ladante-in-cambridge.org creato nel 2010 dalla Dott.ssa Giulia Portuese-Williams nel 2010 a cui da poco è stata data l’onorificenza di Cavaliere della Stella d’Italia dal Presidente della Repubblica Mattarella (Feb 2021). 

La Dante ha sviluppato il suo modello di insegnamento naturale delle lingue e promuove la lingua e cultura Italiana, Spagnola ed Inglese. E’ l’unico Centro esaminatore PLIDA nel Regno Unito per conseguire l’esame per la cittadinanza italiana (per maggiori informazioni ladanteplida@gmail.com)

Ha anche  Radio Dante www.radiodante.org che promuove lingua e cultura nelle tre lingue via podcast a livello mondiale:

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LEARNING LANGUAGES ONLINE DURING LOCKDOWN

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Why study a new language now is a good idea

Cambridge Central Library

 

My experience abroad began a few years ago. From Italy I moved to the Uk in 2013. After the first year in London, I found new opportunities in Cambridge. Despite the difficulties that a completely new life in a different country from your own has entailed, now, I can tell that the latest have been years of great enrichment. One of the biggest frustrations on arriving in Britain, of course, involved the language.  For a sociable Neapolitan “communicator” and journalist who loves the Italian language like me, I can assure you that not being able to express myself with the surrounding world was a terrible feeling. The language we use, completely permeates our life, our interactions, as well as our way of seeing things and our freedom. Without this fundamental tool you feel lost. Now, after many courses, some exams, a Master’s degree at the Anglia Ruskin University in Cambridge, and some work experiences in the UK, I can say that I am totally grateful for the path I have taken which forced me to master my second language. The motivation to learn is important of course. Given my low level of love for the new language at the time, it came to my rescue the fact that, to some extent, I find myself forced to learn and practice English by the kind of life I had chosen: a new working and personal life in England. After all, I had always wanted to be able to use English,  the most widespread language in the world, the ‘wildcard’ language, as I have always defined it. It happened during a trip to Norway, entering a little shop in Bergen, I missed a pair of earrings that I wanted to buy, but which, due to my insecurity in the language, was secured by another tourist, or when I found myself for work in New York, and I could not exchanged more than a couple of sentences with some people in a pub. The same happened when a group of American tourists tried to interact with me in Italy, on the island of Procida where I was during my summer holidays. It was embarrassing. Of course, knowing English makes you feel like a citizen of the world, a confident human being able cto ommunicate with anyone. The potential of a language that is so useful and influential even in the professional field, can seriously make you feel capable of crossing doors almost anywhere. English is the most widely spoken language in the world, used by more than a quarter of the world population. 

And therefore, I went from being too insecure even to order a coffee in any London bar, to working in a language school, as well as a European cultural center. At La Dante in Cambridge, where I have been working for a few years, I have certainly perfected my haltingly English, through phone calls, emails, marketing campaigns, presentations, social and cultural events and even radio broadcasts (the bilingual broadcasts of Radio Dante).

Cambridge, Uk

La Dante in Cambridge, which is one of the foreign branches of the Dante Alighieri Society, the Italian cultural institution that aims to protect and spread the Italian language and culture in the world, has allowed me to continue to have the fundamental bond with my country and its culture I needed,  and at the same time to come into contact with cultures different from mine in an environment made up of people who love languages. ‘A different language is a different vision of life’, said the Italian film director Federico Fellini. It is definitely true. Language learning, in addition to the pleasure and opportunities it provides, is also known to be linked to a better mental health: it prevents cognitive decline by reducing the risk of Alzheimer’s or dementia, for example. This is because people who speak at least two languages ​​develop their temporal lobes, which allow for the formation of new memories. This increases the number of neurons that make up our brain. In addition, people who speak more than one language become better at ‘problem solving’, at better analyzing their environment and at carrying out more activities simultaneously (multitasking). These are undoubtedly some of the benefits that bilingual or multilingual people can enjoy. Neuroplasticity, that is the ability of the nervous system to modify itself to form nerve connections, is greater in children, but the brains of adults can also be shaped and improved. So it’s really never too late to challenge yourself and have a super brain! You think that most of the students of Italian at La Dante in Cambridge are really ‘very adults’, mostly retirees or academic professors. They are passionate, good at always making new progress, and are more than awake and active.

BBC, Cambridge, Uk

 I personally got a taste for it too and, since this new era of smart working and lockdown began, I took advantage and started studying Spanish with online courses, always with mother tongue teachers from La Dante in Cambridge. Nothing more pleasant. Even after a busy day of work, nothing is more comfortable than staying in the warmth of your own home, without having to travel in the cold or for a long ride by car, etc. I take a seat in my living room for a couple of hours with classmates of all nationalities (in my class at the moment there are two Turks, one Russian and one English for example) and my very nice Spanish teacher. Leisure, together with the feeling of using your time productively in something that contributes to your personal and cultural growth, do the rest. Obviously I am looking forward to going to Spain to communicate with the locals in the local language, but for now, safe from viruses, I have been preparing myself for that moment.

 I conclude with a quote from Francois Vaucluse who said: ‘Forgive them who speak only one language: they do not know what they do’. My wish for this new year to you is therefore to commit yourselves to learning a new language or to practice and deepen a second or third language that you already know or that you had started learning at school.

 

INFORMATION ON ONLINE COURSES

E-learning is as much, if not more effective than in-person lessons. The language courses of La Dante in Cambridge take place on Zoom with the help of Google Classroom and the use of the new online school platform, PLATEO, where all students can easily interact with each other and with teachers. Furthermore, with this new platform, all users, in addition to teachers, can easily share documents, videos, language tests and many other files to improve the learning experience and push all skills to the best.

 Since La Dante is a European Cultural Center, together with language courses, it also offers all its students many cultural events and extra activities, completely free to offer an experience as immersive as possible (conversation classes, cooking classes, aperitifs online, film club). The teachers, of English, Spanish or Italian, are all qualified native speakers who use an effective communication approach that encourages the students to speak in the language of study as much as possible.

Courses can be individual or group. The collective classes are formed by a few people in order to guarantee a higher level of individual attention to each student.

 

For more information or to register for English courses, english@ladante-in-cambridge.org, WhatsApp +44 7887 606227

For Spanish courses spanish@ladante-in-cambridge.org – – WhatsApp +44 7887 606227

For Italian courses for foreigners info@ladante-in-cambridge.org – WhatsApp +44 7887 606227

www.ladante-in-cambridge.org Radio Dante www.radiodante.org

 

Natale ai tempi del Covid-19 con i messaggi online a Santa Claus

Christmas event

Il Natale è una delle feste più sentite dell’anno. Durante questa ricorrenza, le città si riempiono di luci che illuminano le vie del centro e in molte zone sono allestiti mercatini, dove è possibile degustare cibi tipici e acquistare oggetti fatti a mano. In Italia le tradizioni sono varie, diffuse da nord a sud. A differenza di molti altri Paesi europei, qui si è soliti far coincidere l’inizio delle festività con il giorno dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre, giornata in cui si cominciano anche ad allestire il presepe e l’albero di Natale. In molti quest’anno si sono anticipati. E` stato un fenomeno abbastanza diffuso. Con più tempo da trascorrere in casa, con il desiderio di sentirci meglio e di colorare in qualche modo queste giornate dai toni grigi, molti hanno fatto prima del solito, già alla fine del mese di novembre. Quanto riscaldano le lucine colorate degli alberi di Natale? Ci riportano istantaneamente a quando da bambini tuffavamo lo sguardo tra i rami dell’abete nell’attesa che Babbo Natale ci portasse i suoi doni. Questa tradizione legata all’albero natalizio ha origini antiche. C’è chi fa risalire le sue origini al 1441, quando nella piazza centrale del Municipio di Tallin, in Estonia, fu eretto un abete gigantesco attorno al quale giovani single ballavano in gruppo alla ricerca dell’anima gemella, e chi invece al XIII secolo, a Basilea, in Svizzera. In Italia si diffuse nella seconda metà dell’Ottocento grazie alla Regina Margherita di Savoia che ne fece addobbare uno nel Palazzo del Quirinale, dando il via a una vera e propria moda che si diffuse rapidamente in tutta la penisola. La tradizione vuole poi che l’albero si tolga, insieme a presepe e decorazioni, il 6 gennaio. Molti hanno addobbato i propri abeti, simbolo di convivialità, famiglia e amore durante le feste, in solitaria “Quest’anno non sarà come gli altri, ma il Natale è la festa della rinascita e della speranza” – ci ha detto qualcuno. Natale 2020 naturalmente, a causa della pandemia da Covid-19, non sarà come i precedenti e non si potranno prevedere veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci. A tavola ci potranno essere massimo sei parenti stretti: sarebbero queste le nuove raccomandazioni e regole per le festività. Anche la Messa del 24 notte fara` i conti con l’ultimo Dpcm. La sera della vigilia di Natale, infatti, si dovrà rientrare presso la propria abitazione entro le 22:00. La messa di Natale sarà quindi anticipata alle 20:00.

 

Zampognaro scozzese a Londra

Sara`un Natale dall’aspetto nuovo e particolare: anche gli Zampognari, figure amate e molto diffuse nell’Italia centro-meridionale, che nel periodo natalizio girano per le strade suonando lo strumento antico della zampogna dovranno indossare la mascherina naturalmente o tenersi lontani dalla folla mentre suonano. Questo senz’altro però non li fermerà dall’allietare le strade con la loro musica.

Insomma, che questo sarà un Natale in sicurezza e all’insegna del distanziamento è fuor di dubbio anche per tutti i Babbo Natale che incontrano centinaia di bambini ogni anno. Ma nulla è perduto. Da tutto questo, infatti, è nata un’iniziativa particolare, Dillo con Babbo Natale” (Say it with Santa). In cosa consiste? Chiunque potrà chiedere a Babbo Natale in Finlandia, tramite il sito online, di trasmettere il proprio messaggio di positività e affetto ai propri cari e amici, tutto ciò che basta in questo momento. Babbo Natale ha già ricevuto migliaia di messaggi che saranno raccolti in un video che sarà condiviso sui social. Detto questo, auguriamo a tutti un Natale sereno e sicuro con ciò che, come ci ha insegnato questo periodo complicato, davvero conta nella vita: amore, buoni sentimenti e famiglia.

 

Carlotta Casolaro